Un momento di vacanza e di relax è quello che sogniamo tutti. Molto spesso, però, la ricerca di un hotel diventa affannosa. Ecco quale può essere la soluzione ideale.
Pensiamo che soggiornare in hotel sia qualcosa di difficile da trovare, anche perché i prezzi sono davvero lievitati alle stelle. Cosa fare allora? Ecco che i monasteri aprono le loro porte anche ai turisti, oltre che ai semplici e soli pellegrini. Solo una tendenza? A quanto pare no.
Luoghi di pace e serenità, che ci aiutano a ritrovare quella tranquillità perduta o, comunque, messa da parte per diverse motivazioni.
La ricerca della pace interiore passa per questi luoghi
Sono dei luoghi che, difficilmente possono essere considerati come “degli hotel”. In realtà non lo sono, ma si stanno aprendo piano piano all’accoglienza dei turisti oltre che dei pellegrini. Infatti, chi ha bisogno di ritrovare quella tranquillità d’animo, chi ha bisogno di mettere una pausa alla propria vita frenetica, questo è il posto giusto.
Stiamo parlando dei monasteri ed esistono degli indirizzi anche nel nostro Paese dove è possibile rigenerarsi e vivere, per qualche giorno, alla stregua dei monaci. Per molti può sembrare qualcosa di assurdo, ma in realtà così non è. Abitare e soggiornare in un monastero e seguire la regola di vita e la routine di un monaco può essere stimolante quanto rigenerante per noi stessi.
Una classifica del National Geographic ha inserito le vacanze nei monasteri cenobitici medievali tra i 25 migliori luoghi di viaggio per il prossimo anno. In Italia c’è un monastero che ha questa denominazione ed è aperto all’ospitalità del turista. All’interno di questa classifica, però, vengono anche citati altri luoghi monastici dove è possibile rifugiarsi per trascorrere momenti di tranquillità.
I monasteri dove soggiornare
Come ad esempio nel Monastero de La Verna in Toscana, o ancora a Pomaia in Toscana e, per andare oltre la religione cristiana, presso l’Istituto “Lama Tzong Khapa”, che è un centro di buddhismo tibetano dove, attraverso la meditazione, si attuano una serie di tecniche per la purificazione profonda.
Ma, lo dicevamo all’inizio, anche in Italia ci sono dei luoghi dove la ricerca della pace e del silenzio la fanno da padroni. Uno su tutti ad Assisi, in Umbria. Qui sono diversi i monasteri che accolgono i pellegrini quanto all’interno dei monasteri stessi, quanto nelle loro rispettive foresterie. Ad esempio il Monastero “San Giuseppe” delle Monache Benedettine, proprio ad Assisi. Qui i pellegrini hanno a loro disposizione un’ala del convento che è stata adibita a foresteria, con camere singole, doppie, triple e quadruple con servizi interni.
O ancora “Eremito” che è un resort quasi unico nel suo genere, a metà strada tra accoglienza patinata e spirituale. Questo è stato ed è uno dei primi hotel “Digital Detox” in Italia. In un eremo del 1300 dove l’imprenditore Marcello Murzilli ha voluto farne un progetto dove condividere la propria idea di lusso, che va ricercato proprio nell’essenziale.
Anche nelle Marche ci sono alcuni monasteri che hanno aperto all’ospitalità dei pellegrini: il Monastero di Fonte Avellana in provincia di Pesaro Urbino o anche l’Eremo di Montegiove a Fano. Ma dobbiamo pensare che, anche alle porte delle grandi città ci sono dei luoghi dove rifugiarsi per staccare la spina, come ad esempio l’Abbazia di Chiaravalle, vicino Milano.
Qui la regola del silenzio di San Benedetto è ciò che caratterizza il luogo e i monaci accolgono tutti coloro che intendono anche fare una forte esperienza di fede.