Pensione, da gennaio cambia tutto: ci saranno 3 casi diversi, calcola quanto devi avere

Tutto da rivedere e ricalcolare da gennaio per le pensioni. Cambia tutto con il nuovo anno ecco tutti i casi e cosa devi fare.

A partire da gennaio 2025, il sistema pensionistico italiano subirà dei cambiamenti significativi che riguarderanno milioni di pensionati. Con l’approssimarsi della fine dell’anno, molti si chiedono come e di quanto cambieranno le pensioni, in particolare quelle che verranno erogate nel mese di dicembre. In questo articolo, analizzeremo i tre principali casi che porteranno a un aumento delle pensioni di dicembre 2024 e cosa aspettarsi da gennaio 2025.

Questa struttura di rivalutazione ha l’obiettivo di garantire che i pensionati con redditi più bassi ricevano un aumento proporzionalmente maggiore rispetto a coloro con pensioni più elevate. Per i pensionati, è fondamentale essere a conoscenza di questi cambiamenti e calcolare quanto effettivamente riceveranno a partire da gennaio 2025. È opportuno tenere in considerazione le diverse componenti della pensione, come la tredicesima e la quattordicesima, oltre alla rivalutazione e alle trattenute che non verranno applicate nel mese di dicembre.

Cosa sta succedendo a dicembre

Le pensioni di dicembre aumenteranno per diverse categorie di pensionati per tre motivi fondamentali:

1. Pagamento della tredicesima: Come ogni anno, i pensionati riceveranno la tredicesima mensilità a dicembre. Questo pagamento aggiuntivo rappresenta un incremento significativo dell’importo totale ricevuto, quasi raddoppiando l’assegno mensile. La tredicesima è un diritto riconosciuto anche ai pensionati, proprio come ai lavoratori dipendenti, ed è una boccata d’ossigeno economico in un periodo festivo dove le spese tendono ad aumentare.
2. Erogazione della quattordicesima: Non tutti i pensionati riceveranno solo la tredicesima. Alcuni di loro, in particolare coloro che hanno compiuto 64 anni di età e sono diventati titolari di pensione nel corso dell’anno, avranno diritto anche alla quattordicesima mensilità, che ammonta a circa 154 euro. Questo bonus viene erogato a coloro che hanno raggiunto il requisito anagrafico nel secondo semestre del 2024, ovvero tra agosto e dicembre.
3. Eliminazione delle trattenute: Un ulteriore aumento dell’importo delle pensioni di dicembre è dovuto all’assenza delle addizionali comunali e locali, che normalmente vengono trattenute nei mesi precedenti. Queste trattenute, che di solito vengono applicate da marzo a novembre, non verranno dedotte dalla mensilità di dicembre, aumentando così l’importo netto che i pensionati riceveranno.

Le novità per gennaio 2025

Da gennaio 2025, il sistema pensionistico italiano presenterà diverse novità. Prima di tutto, gli importi delle pensioni subiranno un aumento, anche se modesto, per effetto della rivalutazione automatica annua. La Manovra 2025 prevede un incremento degli assegni pensionistici minimi, che per il 2024 sono già stati rivalutati del 2,7%, portando l’assegno minimo a 614,77 euro. Per il 2025, la rivalutazione prevista è del 2,2%, il che porterà l’importo a 616,67 euro.

Oltre alla rivalutazione degli importi minimi, dal 2025 si applicherà anche un meccanismo di perequazione annua automatica, che varierà a seconda dell’importo della pensione. Questo significa che non tutte le pensioni verranno aumentate allo stesso modo. La rivalutazione sarà differente a seconda degli scaglioni di reddito, con percentuali che variano a seconda dell’importo percepito.

Nel 2025, la rivalutazione per le pensioni sarà così strutturata:

• 0,80% per le pensioni fino a 3 o 4 volte il trattamento minimo (100% di rivalutazione);
• 0,72% per la parte di pensione sopra 3 o 4 volte il trattamento minimo e fino a 5 volte (90% di rivalutazione);
• 0,60% per le pensioni sopra 5 volte il trattamento minimo (75% di rivalutazione).

Inoltre, è consigliabile consultare esperti o utilizzare strumenti online per effettuare simulazioni e avere un’idea chiara dei propri futuri redditi pensionistici. Questi cambiamenti rappresentano un importante passo per garantire una maggiore equità nel sistema pensionistico italiano e per supportare i pensionati in un contesto economico sempre più complesso.