
Samanta Togni si racconta, non è sempre stato tutto facile (Foto IG @samantatogni - vivimiles.it)
Samanta Togni, famosa ballerina e coreografa, ha recentemente condiviso la sua esperienza personale nel podcast “Passi di Vita”.
Il Podcast condotto da Angelo Madonia e prodotto da SDL.Tv. Durante l’intervista, ha parlato delle sfide che ha affrontato dopo la nascita di suo figlio Edoardo, oggi 24enne. Le sue parole rappresentano un inno alla resilienza, ma anche un forte richiamo sull’importanza del supporto per le donne nel bilanciare maternità e carriera professionale.
Il periodo successivo alla nascita di Edoardo è stato particolarmente complesso per Samanta. Ha raccontato: «Un momento chiaramente difficile è stato dopo che ho avuto mio figlio. Rientrare nella sala da ballo è stato tutt’altro che semplice».
Samanta Togni si racconta
La ballerina ha descritto il suo primo approccio al ritorno alla danza come una vera e propria sfida, sia fisica che psicologica. «Già mettere le scarpe e camminare sulle scarpe da ballo è stato un trauma, perché era un dolore che non ti dico», ha aggiunto, evidenziando le difficoltà che molte madri affrontano nel ritrovare la propria identità professionale dopo un lungo periodo di assenza.
Samanta ha dovuto affrontare la solitudine e l’assenza di supporto da parte dei colleghi nel suo percorso di ritorno alla danza. Ha confessato: «Ho chiesto ai nostri colleghi una mano e nessuno mi ha aiutata. Andavo nella sala da sola come una matta, lasciavo mio figlio a mia mamma e facevo un po’ di tecnica». Questo sentimento di abbandono è una realtà che molte donne, in situazioni simili, possono comprendere. La mancanza di supporto evidenzia un problema più ampio: spesso, le donne che scelgono di dedicarsi alla famiglia si trovano a dover ripartire da zero, senza il necessario aiuto da parte della comunità professionale.

Il percorso di Samanta è stato lungo e pieno di sacrifici, ma la sua determinazione è stata una forza trainante. «Piano piano ho ripreso padronanza del mio corpo», ha dichiarato, descrivendo come, attraverso la perseveranza, sia riuscita a riacquistare non solo la forma fisica, ma anche la fiducia in se stessa. Questo processo l’ha portata a tornare alle competizioni di danza e, successivamente, a partecipare al noto programma televisivo “Ballando con le Stelle”.
La Togni ha rivelato di aver sempre creduto nel suo talento, anche quando gli altri sembravano dubitare delle sue capacità: «Ci ho creduto molto, ma solo io ci ho creduto. Ero molto determinata, e ci sono riuscita».
La sua storia è un potente esempio di come la tenacia e la passione possano aiutare a superare ostacoli significativi. Tuttavia, mette anche in luce una realtà spesso trascurata: il ritorno al lavoro dopo la maternità non è mai un percorso semplice, specialmente in settori altamente competitivi come quello della danza. Samanta ha dovuto affrontare momenti di dubbio e incertezza, chiedendosi se fosse davvero nel posto giusto: «C’è stato un momento in cui mi son detta: ‘Forse hanno ragione loro, che cosa ci faccio qui?’».
La testimonianza di Samanta Togni è un invito a riflettere sull’importanza di creare reti di sostegno per le madri lavoratrici, affinché possano reintegrarsi nel mondo del lavoro senza dover affrontare queste sfide in solitudine. Samanta non è solo una ballerina di successo, ma anche un simbolo di resilienza e determinazione, capace di ispirare molte donne a non arrendersi di fronte alle avversità. La sua storia è un richiamo a riconoscere e valorizzare le esperienze delle donne che, come lei, affrontano il difficile compito di conciliare maternità e carriera.